L’IMPORTANZA DEL MASSAGGIO NEL NEONATO


Quando un bambino nasce è un grande errore considerarlo come un essere privo di ogni vissuto. Nel momento in cui arriva tra le braccia di chi lo ama, infatti, il piccolo è già dotato di un considerevole bagaglio di esperienze maturate nel ventre della mamma.
Durante i nove mesi di gravidanza ogni bimbo impara tanto: conosce i suoni e ignora il silenzio, essendo stato continuamente ninnato dal battere incessante del cuore della mamma, dalle voci e dai rumori provenienti dal mondo che anche nel ventre vengono avvertite; ha già esercitato la vista percependo la luce esterna al pancione; ha già sperimentato il gusto, deglutendo regolarmente il liquido amniotico. Ma è il tatto il senso che più di tutti è stato stimolato e si è sviluppato durante la gravidanza: il piccolo conosce bene il movimento, percepito attraverso la sua mamma; continuamente la sua pelle ha avvertito la carezza del liquido amniotico sulla pelle che lo ha massaggiato ad ogni spostamento. Quando nasce, il tatto, è il senso che più di tutti è stato stimolato e, per ancora lunghi mesi, rimane il principale mezzo con cui percepisce e si relaziona con il mondo esterno.
Quando viene al mondo il bambino affronta il più grande cambiamento di tutta la sua vita, il mondo che ha fino ad allora conosciuto viene ribaltato completamente. E’ costretto all’improvviso a dover respirare utilizzando muscoli mai usati prima; le luci si fanno repentinamente più forti e penetranti; i rumori non sono più attutiti e soffusi ma raggiungono le orecchie con violenza, scopre il silenzio. Ma più di tutti viene sconvolto il modo di venir toccato e cullato continuamente, conosce la gravità che schiaccia il suo corpicino e lo obbliga a posizioni mai assunte prima, la pelle perde il morbido abbraccio del liquido amniotico ed è obbligata ad abituarsi al continuo contatto con il tessuto ruvido degli indumenti.

E i cambiamenti improvvisi, come per chiunque, al bambino generano paura.

 Per regalare al neonato un po’ di serenità e per abituarlo gradualmente al mondo esterno è molto utile riproporgli le rassicuranti esperienze che aveva conosciuto nella pancia della mamma. Prima tra tutte la deliziosa sensazione di venir toccato continuamente e con dolcezza.
Massaggiare il bambino, anche senza una tecnica e con il solo intento di infondergli benessere, può rassicurare il piccolo in maniera straordinaria e facilitare la muta comunicazione e conoscenza tra lui e chi lo circonda. Basta una semplice carezza, dolce e ritmica, per indurre un rilassamento nel piccolo, per tranquillizzarlo e comunicargli amore.
Il massaggio infantile è poi il passo successivo per far maturare questo dialogo, per renderlo più profondo e consapevole rendendo più saldo il rapporto con chi lo accudisce imparando ad ascoltare i segnali che il bambino manda accogliendoli e dandogli una risposta nella maniera più dolce possibile.

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